Siamo stati, siamo e saremo tutti migranti
Corteo contro le politiche securitarie e la repressione sui migranti
Sabato 24 ottobre
Ritrovo alle 13.30
Parco Comacini, Chiasso
Abbiamo sentito la necessità di scendere in strada con un corteo per denunciare pubblicamente le violenze e la repressione che caratterizzano la quotidianità dei migranti e per contrastare il peggioramento della loro situazione. Un peggioramento dettato non solo dalle condizioni di reclusione e dai soprusi che essi vivono giorno per giorno, ma anche dall’indifferenza popolare che ormai circonda lo straniero. Infatti, essendo divenuto normale il fatto di leggere sui giornali di entrate clandestine, richiedenti d’asilo picchiati e arrestati e costi economici legati al loro mantenimento, il migrante viene trasformato in oggetto pubblico da dibattito, un nodo da sciogliere, un problema di carattere economico e securitario, in difesa della tanto sbandierata integrità nazionale e del patriottismo, e non un semplice essere umano. L’immigrato ritorna in mente solamente quando bisogna trovare un colpevole, una figura da mettere alla gogna per fingere di risolvere dei problemi che trovano le cause nei salotti del potere economico e politico.
Manca il lavoro? Colpa dell’immigrato e non del padrone che cerca manodopera a basso costo, sfruttando situazioni di precarietà e necessità? Spaccio nelle strade? Colpa dell’immigrato o di chi impone ritmi frenetici che portano sempre più persone a far uso di cocaina ( o psicofarmaci) per non crollare? O di chi punta il dito sullo “spacciatore di turno” ma volutamente chiude gli occhi sulla clientela locale ingranaggio fondamentale? Risse nel centro di registrazione? Colpa dell’immigrato o di chi rinchiude centinaia di persone di provenienza e culture diverse, con l’unica accusa di non possedere un permesso valido?