Asilo Domande inevase, Blocher era informato
da il Corriere del Ticino, 2 dicembre 2011
Il Governo ha pubblicato ieri il rapporto parziale sulle domande di asilo depositate nelle ambasciate svizzere di Damasco e del Cairo rimaste inevase. Tra il 2006 e il 2007 nelle Ambasciate svizzere in Siria e in Egitto sono state depositate 10.000 domande di asilo di cittadini iracheni, rimaste poi inevase per anni. Alla fine di agosto, dopo essere venuta a conoscenza dell’accaduto, la ministra di Giustizia e Polizia Simonetta Sommaruga ha incaricato Michel Féraud , ex giudice federale, di svolgere un’inchiesta esterna per fare luce sui fatti. Secondo il rapporto, i richiedenti che si sono rivolti alle ambasciate non rischiavano il rimpatrio. A fine del 2006, l’Ufficio federale della migrazione (UFM) ha potuto constatare che non correvano pericolo nei Paesi in cui si trovavano. Il rapporto dovrà però appurare in che misura i ministri della Giustizia dell’epoca, Christoph Blocher (2003-2007) e Eveline Widmer-Schlumpf (2007-2010), ne fossero al corrente. Secondo l’ex direttore dell’UFM, Eduard Gnesa , Blocher era stato informato nel 2006. Nell’agosto 2008 Widmer-Schlumpf era stata informata «del trattamento non prioritario delle domande d’asilo non urgenti», ha affermato Gnesa. Ma non ricorda in che misura i casi delle ambasciate di Damasco e del Cairo fossero stati discussi. La decisione di evadere le domande era stata poi presa con Alard du Bois-Reymond al vertice dell’UFM. La maggior parte delle richieste non presentava però alcun indirizzo e solo una parte è stata trattata. Il direttore, non avrebbe però informato la consigliera federale Sommaruga dell’operazione. In totale, si parla di 3.410 domande inevase, che riguardano circa 8.000 persone. L’inquadramento giuridico e l’ulteriore procedura saranno definiti nel rapporto finale, che sarà presentato entro anno.